Rapporto statistico sul clero romano 2020

Introduzione

Con il presente Rapporto ho adottato una metodologia leggermente diversa da quello preceden­te. Pur restando fondamentalmente ancorato alle informazioni ufficiali rilasciate dal sito della Diocesi di Roma sul suo clero diocesano, ho cercato di completarle ricorrendo ad altre fonti, sia bi­bliografiche che sitografiche, di non minore autorevolezza e credibilità.

Durante la ricerca di queste ultime, e in particolare nel verificare l’esistenza di lavori analoghi al presente Rapporto svolti in altre Diocesi, mi sono imbattuto ne La parabola del clero. Uno sguardo socio-demografico sui sacerdoti diocesani in Italia (2005), opera curata dal prof. Luca Diotallevi. La sua lettura ha dimostrato in definitiva tre cose:

  1. io sono fondamentalmente un ignorante, mi ci sono serviti 15 anni per conoscere uno studio fatto non bene, benissimo; e conoscendolo prima mi sarei risparmiato un sacco di lavoro perché
  2. ho ricercato gli stessi valori, gli stessi indici, gli stessi confronti dello studio di Diotallevi… trascorrendo molto tempo a ricavare formule e calcoli mentre erano a portata di mano; però ammetto pure che grazie a quello studio ho potuto verificare la bontà dell’approccio meto­dologico del Rapporto precedente e il raggiungimento in modo indipendente di risultati che in parte erano già stati acquisiti e in parte potrebbero contribuire a perfezionare in qualche dettaglio le ricerche sul clero diocesano;
  3. il Rapporto è sulla buona strada, ma deve essere ancora parecchio affinato.

Nei limiti del possibile, ho cercato di normalizzare la lettura e la presentazione dei dati per ren­derli almeno parzialmente confrontabili con quelli offerti dall’opera curata da Diotallevi.

I risultati del presente Rapporto (come del resto l’altro) sono invece largamente dipendenti dalla bontà delle informazioni acquisite. La maggior parte del tempo necessario al consolidamento dei dati è stata spesa nel tentativo di cercare la convergenza di fonti diverse da quelle del sito della Dio­cesi per correggere eventuali incoerenze nei dati stessi. Per ciascun singolo profilo che presentava qualche anomalia sono stati ricercati e consultati decine di siti web, centinaia nel complesso; in molti casi è stato possibile operare alcune correzioni rispetto alle informazioni ufficiali; non è stato però ritenuto necessario segnalare nella linkografia tutti i siti consultati, essendo comunque di pub­blico dominio.

Mi sono reso conto che le informazioni relative a profili di sacerdoti escardinati o non residenti (anche missionari) o non più attivi (per varie ragioni, compresi gli “abbandoni”) non sono ag­giornate con regolarità, a volte per nulla. Si conferma con ciò una tendenza già osservata in occasio­ne del precedente Rapporto, relativa alla necessità di una maggiore accuratezza nelle informazioni che coinvolgono il clero di Roma. In ogni caso si avverte – non solo a livello della Chiesa di Roma, ma nel complesso della Chiesa italiana – una scarsa attenzione alle comunicazioni istituzionali diocesane, che solo in tempi recenti si sta cercando di migliorare.

La terza parte del Rapporto è molto lunga e qualcuno potrebbe trovarla non esattamente in con­tinuità con la parte statistica. È solo apparenza. Si tratta infatti di dare ai numeri un senso com­piuto in una visione allo stesso tempo storica e profetica, realistica e prospettica. Senza nessuna in­tenzione di stigmatizzare l’operato di chicchessia, come anche di dare per provati criteri autoritativi, resto dell’idea che un sano dibattito interno non possa che giovare alla lettura ecclesiale dei segni dei tempi.

Prevedevo di rendere pubblico il Rapporto entro settembre 2020. Ma prima l’annuncio da parte del Papa della pubblicazione dell’Enciclica “Fratelli tutti” all’inizio di ottobre, poi l’annuncio da parte del Vicario Generale della pubblicazione della storia della Diocesi nel mese di ottobre (link) mi hanno suggerito di ritardarne la divulgazione. Desideravo infatti rendere il più completo possibile il Rapporto e correggere eventuali imprecisioni, soprattutto di ca­rattere storico. Tuttavia il primo documento tratta tematiche di tutt’altro genere, mentre dell’altra opera non è an­cora nota con precisione la data dell’uscita. Perciò mi sono deciso a non ritardare oltre, scegliendo per la pubbli­cazione del Rapporto la data odierna, non priva di significati di carattere personale e generale.

Infine – ma non da ultimo – voglio esprimere la mia riconoscenza al prof. Riccardo Puglisi dell’Università di Pavia per l’incoraggiamento e i preziosi consigli che mi sono stati d’aiuto nella stesura del Rapporto. Ovviamente tutti i difetti che vi troverete – e sono tanti – sono dovuti solo a me.

Un ospite della Struttura Psichiatrica presso la quale presto il mio servizio ha voluto dedicarmi oggi a sorpresa una sua poesia, che al termine di questa introduzione vorrei condividere con chi legge. Che il Signore ci aiuti a costruire insieme un domani migliore.

Poesia per don Ugo

Cristo felice
dei nostri giorni
ti vedo
costruire sulla roccia
e non sulla sabbia
per costruire con noi
un domani migliore.
(Federico D.)

Roma, 20 ottobre 2020
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