Zibaldone della settimana – 02

La fiducia è una cosa seria

Anni fa, la pubblicità di un brand di formaggi recitava: “La fiducia è una cosa seria“. Mi è tornato in mente in questi giorni. L’avvocato amicodatrentanni a cui avevo affidato le mie quattro cose (letteralmente quattro), consapevole di dovermi affidare a qualcuno se volevo risolvere i banali problemi della vita mentre la mia vita scorreva altrove, ho scoperto che praticamente mi ha nascosto i suoi fallimenti. Termini lasciati decorrere, istanze rigettate e mai resemi note, quarantaminutialtelefonodichiacchiere per rimbambirmi e naturalmente onorari tihomandatolafatturasaldasubito. Stasera mi sono quasi arrabbiato. Ma poi ho pensato: chi me lo fa fare? Ho tante altre fortune nella vita, che me ne importa di aver buttato soldi e di esser costretto a pagarne altri, non mi farò togliere la serenità da una persona rivelatasi per quello che è. E soprattutto: ora so che cosa vuol dire perdere la fiducia in una persona.

No, io non voglio essere così. Voglio, per quel poco che mi resta da vivere, continuare ad essere una persona affidabile, costi quel che costi, voglio che chiunque venga a contatto con me sappia che potrà fidarsi di un mio no come di un mio sì. Sic volo, sic iubeo; sit pro ratione voluntas.

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Autoritario

A proposito. Sono autoritario. È ufficiale, l’ha detto Federico. Il nostro dialogo è stato esilarante. Don Ugo, io credo che ti faranno santo. (Ridendo) Dici, Federico? Io non credo, sono troppo cattivo. Mah! Lei non è cattivo, non mi sembra. Un po’ autoritario…

Ho riso ancora. Io speravo d’essere autorevole, invece non riesco che a dare segnali di autorità.

Dov’era quel miserello che sosteneva che i bambini sono felici anche sotto una dittatura?

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Il vuoto pneumatico e il punto più freddo dell’universo

Il Professor Ronchetti, che mi onora del suo follow su Twitter, lavora al CERN e segue l’esperimento ALICE. Più lo leggo più guardo trasognato le sue macchine, a volte penso sia fantascienza, un giorno, se fosse possibile, mi piacerebbe entrare in quel santuario della fisica che hanno costruito.

Lui però pensa – erroneamente – che il suo esperimento abbia creato un vuoto pneumatico totale e il punto più freddo dell’universo. Non sa di avere illustri concorrenti altrove su questa Terra. Sono certe realtà ecclesiali e religiose che più vuote di così e più fredde di così non si può. Una la conosco bene, mi è molto prossima. Purtroppo.