Rapporto statistico sul clero romano 2018

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Presbiteri: Anagrafica generale

Numeri

La popolazione dei sacerdoti diocesani di Roma dichiarata sul sito ufficiale della Diocesi al 31 dicembre 2018 ammontava a 863 unità. Rispetto alla popolazione dei sacerdoti diocesani di Roma al 31 dicembre 2017 (864 unità), si osserva il decremento di una unità. I sacerdoti di età superiore ai 74 anni (età della pensione) sono 137; i sacerdoti in età inferiore ai 75 anni (in attività) sono 725. Di un sacerdote non è pubblicato l’anno di nascita.

Per quanto riguarda i flussi in ingresso, nel 2018 sono stati ordinati 12 nuovi presbiteri, di cui uno proveniente dal diaconato permanente, rimasto vedovo. Sono avvenute anche 5 incardinazioni da altre Diocesi o da Ordini religiosi.

I flussi in uscita hanno visto verificarsi 11 decessi e 1 escardinazione. Inoltre 2 sacerdoti romani sono stati eletti vescovi.

Infine sono stati rimossi dal sito 4 profili di sacerdoti del clero romano. Sul significato della rimozione di un profilo dal sito, si rimanda al capitolo 6.1 del Rapporto Statistico 2017.

Età media e classi di età

L’età media degli 862 sacerdoti diocesani di Roma di cui si conosce l’anno di nascita è di 57,7 anni.

I 137 sacerdoti di età superiore ai 74 anni hanno un’età media di 82,4 anni; i 725 sacerdoti di età inferiore ai 75 anni presentano un’età media di 53 anni.

L’età media all’ordinazione dei 12 nuovi presbiteri è stata di 35,8 anni.

L’età media dei presbiteri alla morte nel 2018 si è attestata ad 84 anni.

Per quel che riguarda le 11 classi di età in cui è possibile suddividere la popolazione dei presbiteri, nel 2018 si osserva un forte sbilancio generazionale.

Infatti le prime cinque classi, che coprono i primi 25 anni di ministero attivo, comprendono 281 unità con un’età media di 37,5 anni.

Le successive cinque classi, che coprono l’ultima parte del ministero attivo, comprendono ben 444 unità con un’età media di 61,9 anni.

Nazionalità

I sacerdoti del clero diocesano di Roma provengono da tutti e cinque i continenti.

I sacerdoti di nazionalità italiana risultano 676 (età media 59,2), pari al 78,3%, mentre i sacerdoti di nazionalità non italiana (187, età media 52,2) rappresentano il restante 21,7%.

Le nazionalità prevalenti, l’86,8% del totale, sono quelle europee con 749 preti. L’età media dei preti europei, 56,4 anni, ne fa i preti mediamente più anziani dell’intero presbiterio.

Seguono i preti di nazionalità americane (67 preti) che rappresentano il 7,8% del totale con un’età media appena sotto ai 50 anni.

L’Asia è rappresentata da 28 preti, mediamente i più giovani dell’intero clero romano con 46,6 anni di età media. Costituiscono il 3,2% del totale.

I preti di nazionalità africane ammontano a 18 unità pari al 2,1% del totale, con un’età media tra le più giovani (47,4 anni).

Infine l’unico sacerdote di nazionalità australiana nel 2018 ha compiuto 56 anni.

Dei preti di nazionalità italiana, 131, pari al 19,4% del totale, hanno superato i 74 anni (età media 82,4 anni), mentre 544, pari all’80,5% del totale, sono gli under 75 (età media 53,6 anni). Di un sacerdote si ignora l’anno di nascita.

Il 96,8% dei sacerdoti di nazionalità non italiana (181 preti under 75) ha un’età media di 51,2 anni; il restante 3,2% (6 preti over 74) ha un’età media di 81,3 anni.

Complessivamente nel clero diocesano di Roma sono rappresentate 56 nazioni.

Dell’Oceania è presente solo l’Australia, mentre 6 nazioni sono nel continente asiatico (Filippine, Giappone, India, Myanmar, Repubblica di Corea, Vietnam).

Dall’Africa sono rappresentate 11 nazioni (Angola, Congo, Costa D’Avorio, Eritrea, Guinea Equatoriale, Kenya, Madagascar, Mali, Nigeria, Uganda, Zambia).

Americhe ed Europa sono rappresentate ciascuna da 19 nazioni. Delle Americhe: Argentina, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costarica, El Salvador, Equador, Guatemala, Haiti, Honduras, Messico, Nicaragua, Paraguay, Perù, Uruguay, USA, Venezuela.

Dell’Europa: Albania, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Malta, Polonia, Portogallo, Principato di Monaco, Repubblica Ceca, Repubblica di Slovenia, Repubblica Slovacca, Romania, Scozia, Spagna, Ungheria.

Residenza

Al 31 dicembre 2018 secondo i dati ufficiali del suo sito web, nella Diocesi di Roma risultano residenti 685 sacerdoti appartenenti al clero diocesano di Roma, non residenti 43 e in missione 135. Le variazioni rispetto al Rapporto 2017, dove si contavano 46 presbiteri non residenti e 137 presbiteri in missione, sono minime.

Tra i residenti, 581 preti sono di nazionalità italiana (84,8% sul totale) e 104 di nazionalità non italiana (15,2% sul totale); tra i non residenti sono di nazionalità italiana 27 preti (62,8% sul totale) e 16 di nazionalità diverse (37,2% sul totale); infine tra i preti in missione 68 sono di nazionalità italiana (50,4% sul totale) e 67 di nazionalità diverse (49,6% sul totale).

Pur rappresentando i sacerdoti di nazionalità italiana la maggioranza in termini assoluti, si dimostra la tendenza dei sacerdoti di nazionalità non italiana ad una maggiore facilità ad operare fuori della Diocesi di incardinazione. Infatti sui 187 sacerdoti di nazionalità non italiana ben il 44,4% opera fuori della Diocesi di Roma (83 sacerdoti), a fronte dell’appena 14,1% dei 676 sacerdoti di nazionalità italiana (95 sacerdoti).

Rispetto all’età dei sacerdoti, si osserva che tra i residenti, 471 preti di nazionalità italiana hanno un’età inferiore ai 75 anni (68,8%), mentre i 103 preti di nazionalità non italiana più giovani sono l’assoluta maggioranza (103 su 104).

Tra i non residenti, i sacerdoti di nazionalità italiana più anziani (età maggiore di 74 anni) sono nettamente superiori in percentuale rispetto ai sacerdoti di nazionalità non italiana di pari fascia di età (59,6% contro 6,3%).

I sacerdoti in missione si caratterizzano per una globale appartenenza alla fascia di età più giovane (inferiore ai 75 anni). I preti più giovani di nazionalità non italiana costituiscono il 46,7% del totale dei missionari, mentre i preti più giovani di nazionalità italiana rappresentano il 45,9% del totale dei missionari.

Andamento della popolazione

Nell’arco di sette anni (quelli necessari alla formazione seminaristica di un presbitero) compresi tra il 2012 e il 2018 si è passati da una popolazione di 897 a una popolazione di 863 presbiteri del clero diocesano di Roma, con una contrazione di quasi il 4%.

Nello stesso periodo i sacerdoti over 74 sono passati da 120 a 137 (+14,2%) e quelli in età attiva under 75 da 776 a 725 (-6,6%).

Sempre tra il 2012 e il 2018 sono stati ordinati 69 presbiteri e ne sono morti 84; l’età media alla morte si è attestata poco sotto gli 81 anni.

Stima della popolazione

Al 22 febbraio 2019 il Pontificio Seminario Romano Maggiore dichiara la presenza di 41 seminaristi destinati a Roma per i prossimi sette anni. Non è noto il numero degli altri Seminari. Si può stimare che nel settennio 2019-2025 il numero complessivo di ordinati per la Diocesi non si discosti di molto da quello del settennio precedente (70 unità).

Al 31 dicembre 2018 i presbiteri che nel settennio 2019-2025 raggiungeranno o supereranno gli 81 anni sono 153.

Considerati costanti rispetto al periodo 2012-2018 gli altri flussi in ingresso (8 incardinazioni) e in uscita (11 promozioni a vescovo, 21 escardinazioni, 7 rimozioni di profili dal sito), si può stimare che tra il 2019 e il 2025 i presbiteri del clero diocesano di Roma passino da una popolazione di 846 unità ad una popolazione di 749 unità (-11,5%), con un discreto peggioramento delle previsioni rispetto al Rapporto Statistico 2017.

I sacerdoti over 74 passeranno da 131 a 63 (-51,9%), mentre quelli under 75 dalle iniziali 714 unità scenderanno fino a quota 685 unità (-4,1%).