Papero da ricerca

Gli algoritmi dei motori di ricerca puntano perlopiù a soddisfare le aspettative di clienti ed utenti. In altri termini, saranno in cima alla ricerca quei siti che permetteranno al motore di ricerca di “fidelizzare” l’utenza. E di vendere pubblicità.

Fidelizzare l’utenza significa anche tracciarla, profilarla, farla diventare merce di scambio. Alla faccia della privacy.

Chi ne fa le spese è la ricerca stessa, viziata da interessi diversi e da un condizionamento pervasivo e intollerabile.

DuckDuckGo è un motore di ricerca con una filosofia diversa. Al centro c’è la ricerca, il documento stesso. La spazzatura viene eliminata a priori. Gli algoritmi di ricerca possono essere utilizzati consapevolmente. Non ci sono pubblicità.

Come si finanzia un miracolo del genere? Mah, il fondatore  Gabriel Weinberg pare un benefattore di suo, il che non è male. Poi si è cominciata ad affermare una bella community attorno al progetto, come per Wikipedia. Se le cose stanno veramente così, benvenuto, papero da ricerca!

Titolo: http://duckduckgo.com