L’Amore più grande

Ritiro Gruppo Famiglie

Casa Giovanni XXIII

Roma, 16 Dicembre 2012

Lectio Divina Gv 1,1-18

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Strumenti per una lettura personale

i) Il vangelo di Gv è costruito come un processo

ii) “In principio”: Gen 1,1 e Gv 1,1 sono gli unici due luoghi della Scrittura in cui viene usata questa parola

iii) “il Verbo” – per comunicare abbiamo due strumenti, la “parola” e il “corpo”

iv) “il Verbo era presso Dio “ in greco sembra piuttosto “il Verbo era rivolto a Dio”

v) “il Verbo era Dio” – S. Cirillo dice che il mondo è stato fatto con un’unica parola, Gesù

vi) “in lui era la vita, la vita era la luce” – una persona custodisce la vita, il flusso delle realtà significative

vii) “le tenebre non l’hanno accolta” – ma si dovrebbe piuttosto intendere “le tenebre non hanno presa su di lei”

viii) “Venne un uomo” – ancora un’altra persona, ancora un altro nome, una chiamata alla collaborazione

ix) Testimonianza e fede: Gesù si rimette nelle mani degli uomini

x) “Non era la luce” – solo Lui è il Signore

xi) “Il mondo non lo riconobbe” – si ri-conosce solo ciò che si conosce

xii) “I suoi non l’hanno accolto” – ogni amore conosce un contrasto; l’Amore sarà sempre più grande di ogni possibile capacità di accoglienza

xiii) “Il potere di diventare figli di Dio” – in una sorta di “auto-generazione” (“Dio, che ti ha creato senza di te, non può salvarti senza di te” [Sant’Agostino, Sermo CLXIX, 13])

xiv) “Gloria” quale “volto” di Dio – pieno di grazia (senza pretese) e di verità (senza trucco…)

xv) “Lui è passato avanti” – “Dalla sua pienezza” – sembrava fossimo prima noi, ma invece… sembrava potessimo farcela da soli, invece…

xvi) “Il Figlio ha rivelato il Padre” – e qualcuno sempre dirà che da Nazareth non può venire nulla di buono…


[1] In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.

[2] Egli era in principio presso Dio:

[3] tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che
esiste.

[4] In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;

[5] la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l’hanno accolta.

 [6] Venne un uomo mandato da Dio
e il suo nome era Giovanni.

[7] Egli venne come testimone
per rendere testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.

[8] Egli non era la luce,
ma doveva render testimonianza alla luce.

[9] Veniva nel mondo
la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.

[10] Egli era nel mondo,
e il mondo fu fatto per mezzo di lui,
eppure il mondo non lo riconobbe.

[11] Venne fra la sua gente,
ma i suoi non l’hanno accolto.

[12] A quanti però l’hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome,

[13] i quali non da sangue,
né da volere di carne,
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.

[14] E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre,
pieno di grazia e di verità.

[15] Giovanni gli rende testimonianza
e grida: “Ecco l’uomo di cui io dissi:
Colui che viene dopo di me
mi è passato avanti,
perché era prima di me”.

[16] Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto
e grazia su grazia.

[17] Perché la legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.

[18] Dio nessuno l’ha mai visto:
proprio il Figlio unigenito,
che è nel seno del Padre,
lui lo ha rivelato.