Nuove strade di libertà e di testimonianza

Oggi riprendono gli incontri dei Cappellani sanitari in presenza. Dopo quasi due anni.

Saluto del Cardinale. Breve intervento del Responsabile CEI. Condivisione.

Si riparte. Si spera sempre in un guizzo. Se non in una fiammata di intuizioni, almeno in un impulso di novità.

Forse non partirà dall’alto. Nella Chiesa le riforme non sono mai partite dall’alto. O meglio, le riforme vere per essere evangeliche partono sempre dagli ultimi, da quelli che saranno i primi ma non adesso, che dalla loro posizione in basso alzano gli occhi e riescono a vedere tutto e tutti, riescono ad arrivare al Cielo.

I primi, che saranno ultimi, dalla loro posizione in alto possono solo abbassare lo sguardo, se vogliono incrociare quello dei fratelli e delle sorelle, e contentarsi di vedere la Terra sotto i loro piedi.

Vera novità di libertà e di testimonianza sarebbe se i Cappellani chiedessero al loro Vescovo di rinunciare ai diritti economici presso le Strutture in cui operano. Dopo due anni di pandemia ci siamo resi conto di quanto sia importante spendere bene fino all’ultimo centesimo di fondi, in assistenza e in ricerca. Per le nostre esigenze personali noi Cappellani ce la possiamo cavare egregiamente pure con il Sostentamento Clero e con la carità. E poi, sull’esperienza dei nostri colleghi che vivono in Parrocchia e versano un contributo proporzionato per un tetto e per il vitto, dovremmo chiedere di fare altrettanto nelle Strutture che ci ospitano, contribuendo al nostro mantenimento.

Che esempio di libertà dalle cose materiali per servire il Vangelo diventeremmo rimettendo a disposizione del bene comune quel che giustamente ci viene attribuito per il nostro impegno di assistenza spirituale!

Che testimonianza di riconoscimento dei valori sociali e scientifici come umanesimo integrale da incoraggiare rimarrebbe il nostro gesto di spoliazione!

Una Chiesa di liberi, poveri, servi. Che sanno riconoscere a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio.

Se ne parlerà? Sarà mai dibattuto tra i preti e richiesto ai vescovi?

Intanto si riparte. E le strade non potranno più essere quelle vecchie…