Rapporto statistico sul clero romano 2017

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Questioni problematiche

Previsioni sulla popolazione dei presbiteri

Ammettendo che l’apporto di incardinazioni e di ordinazioni di chierici di nazionalità non italiana sia azzerato mentre si mantenga costante il numero delle ordinazioni di chierici di nazionalità italiana previste e che l’età media nell’anno di ordinazione sia pari a quella dell’ultima coorte, ed escluse la promozione di qualche presbitero a vescovo e le escardinazioni, si osserva che entro il 2050 il numero dei presbiteri del clero romano sarà praticamente dimezzato (419 unità) e avrà un’età media relativamente giovane (55,8 anni) anche se con un’increspatura finale in risalita. L’età media subirà una crescita abbastanza pro­nunciata fino al 2025-2027, quando i presbiteri del clero romano raggiungeranno i 62 anni; quindi inizierà a scendere gradualmente per l’effetto combinato del massiccio numero di decessi (tra il 2041 e il 2046 si prevede il picco negativo di morti) e dell’ingresso costante di nuovi ordinati, che però difficilmente riusciranno a rimpiazzare i 610 morti complessivi previsti tra il 2016 e il 2050.

Il punto critico, rappresentato dal numero di presbiteri residenti in attività nel 2017 pari a 620, sarà raggiunto entro un quarto di secolo, tra il 2041 e il 2042: in quella data la condizio­ne per mantenere invariate le attività (Parrocchie, Cappellanie, Rettorie, Confraternite, insegnamen­to, uffici, eccetera) è che tutti i presbiteri del clero romano di qualsiasi età dovranno risiedere in Diocesi, essere in buona salute e svolgervi almeno un compito. Dal 2041-2042 le attività sostenute nel 2017 potranno es­sere svolte solo a condizione che tutti i presbiteri del clero romano rico­prano due o più incari­chi e che a partire dal 2046 tutti i presbiteri, nessuno escluso, siano im­pegnati in qualche modo nelle Parrocchie romane.

Profili rimossi

Il sito del Vicariato non pubblica lo storico del numero delle ordinazioni presbiterali e diaconali né informa su eventuali dimissioni dallo stato clericale. Tuttavia è possibile desumere il numero delle ordinazioni, almeno a partire dal 1994, dal sito del Vaticano www.vatican.va

Da un confronto tra i profili presenti sul sito del Vicariato e quelli attesi a seguito del numero delle ordinazioni nonché dall’incrocio con informazioni di carattere pubblico si osserva una discrepanza che si può ragionevolmente interpretare come rimozione del profilo a seguito di dimissione dallo stato clericale. In assenza di dati ufficiali, si può quindi ritenere che dal 1994 al 2017 siano stati ordinati 540 sacerdoti dei quali 49 dimessi dallo stato clericale, pari al 9,07% del totale.

Chierici senza attività

Accanto al fenomeno per certi aspetti misterioso dei 26 chierici di età inferiore ai 75 anni non residenti, dei quali 16 operano nello stesso Stato della propria nazionalità, solo 4 svolgono un’attività nota mentre 3 risiedono in un luogo di operatività sconosciuto, si pone il fenomeno dei 23 chierici di età inferiore ai 75 anni residenti ma certamente senza nessun incarico.

Dai dati a disposizione si evince che i 23 chierici sono distribuiti in modo pressoché uniforme per anno di ordinazione in un arco di tempo compreso tra il 1968 e il 2009. Tuttavia 11 chieri­ci hanno un’età compresa tra i 70 e i 74 anni, mentre i restanti 12 sono presbiteri con un’età diluita tra i 38 e i 69 anni. L’età media dei 23 chierici senza attività è pari a 63,1 anni, con una durata ministeriale media di 33,3 anni.

Tali valori, particolarmente elevati rispetto alla media di tutti i presbiteri in attività, possono sug­gerire che ci si trovi di fronte a presbiteri che a causa di problemi personali o di salute non sono in grado di assumersi impegni.

Confraternite

Complessivamente 30 presbiteri del clero romano (24 con età fino a 74 anni, 6 di età dai 75 anni in poi) sono impegnati in vario modo nella cura pastorale di 30 Confraternite e di 2 Associazioni di fedeli. Il website delle Aggregazioni laicali e delle Confraternite nel suo annuario cita complessivamente appena 13 Enti, non distinguendo esattamente tra le prime e le seconde. Il website del Vicariato elenca 80 Confraternite. Ammettendo l’attendibilità di quest’ultimo dato, il 4,84% dei presbiteri del clero romano residente opera nel 37,5% di tutte le Confraternite presenti a Roma.

Il Vicario Generale ricorre al commissariamento di Associazioni Pubbliche di Fedeli (come sono pure le Confraternite) in casi davvero eccezionali: gravi inadempienze amministrative degli orga­ni competenti e attività non conformi alle previsioni statutarie; mancanza del numero legale di as­sociati e assenza prolungata di attività associative; grave dissesto economico e finanziario.

Molto difficile ricostruire sia le ragioni sia gli esiti dei commissariamenti (uno lungo 30 anni da parte di un sacerdote 90enne!) delle 2 Associazioni e delle 21 Confraternite che risultano commissariate dal presente Rapporto, in mancanza di informazioni pubbliche ed ufficiali pratica­mente su tutte le Associazioni e Confraternite. Si può solo affermare che la percentuale delle Con­fraternite commissariate dal clero romano raggiunge il 26,25% del totale delle Confraternite censite dal sito del Vica­riato, valore tutt’altro che trascurabile, e auspicare una maggiore informazione per dare pubblicamente ragione del bene che si compie.